Volevo approfittare di questo spazio per RINGRAZIARE TUTTI VOI CHE MI SEGUITE E AUGURARVI BUONE FESTE E DATO CHE TRA BEN 6 GIORNI E' NATALE, BUON NATALEE! Ci rivediamo nel 2017 GENTE!
Oggi sono tornato con un nuovo post, in cui parlerò di un lavoro fatto in classe ordinatoci dalla prof. Marangoni. Si tratta di un lavoro in singolo e dovevamo creare un immagine composta, con oggetti di uno stesso campo.
Nel mio caso, ho scelta di ricreare la faccia di HEISENBERG con alcuni strumenti musicali; ho scelto gli strumenti perché mi ritengo un musicista di alto livello, infatti suono nel bagno di casa mia.
Detto questo ora vi spiego come ho imposto l'immagine:
Per gli occhiali ho usato due timpani, per il naso ho usato un triangolo, per i baffi ho adoperatix molteplici bacchette, per il cappello ho usato una tastiera e un flauto traversie, per i lineamenti del volto ho invece usato due sassofoni, due trombe, un oboe e un clarinetto.
Oggi sono tornato per mostrarvi un altro lavoro creato in classe con la prof. MARANGONI, singolarmente. Questo lavoretto caraino si chiama "Monogramma" ed è da sempre presente nella nostra vita, molte aziende famose infatti lo adoperano come riconoscimento, ad esempio la nota casa automobilistica Bugatti.
Per creare il nostro monogramma dovevamo usare le iniziali del nostro nome e cognome, nel mio caso LC. Come primo STEPZ dovevamo creare delle bozze a matita o eventualmente a sangue su un foglio di carta A4, e scegliere tre tra i nostri preferiti, consultarci con la prof e riportare quello scelto su un foglio di lavoro in Illustrator per ricrearlo in digitale, attraverso lo strumento 'PI DI PENNA' cit. e la scelta di due colori, o bianco nero o nero e un colore a scelta, nel mio caso il blu.
No vabe, stra-bello.
Innanzitutto ciaoOoO, giovedì 24 novembre Manfredini ci ha portati in sala di posa e completamente al buio abbaimo creato un light painting, ovverdunque un disegno con la luce?
E qui ci riconduciamo al "No vabe, stra-BELLO" di inizio post, infatti abbiamo scattato una fotografia con 15 secondi di esposizione, rimanendo immobili davanti alla camera con alcuni compagni che appunto, disegnavano e illuminavano i nostri volti con torce, talvolta coperte da gelatine colorate. Io ero in gruppo con Edo e Matteo e abbiamo creato un capolavoro d'arte moderna, con me perplesso alla guida e i due passeggeri non proprio felici, interpretabile in diversi modi...
Da questo post ho deciso di cominciare a scrivere alla pescivendolo catanese o alla carotaio, anche perché è un blog personale, ed io tanto pacato e ordinato non lo sono uhuh.
In questo pooost vi parlo di un lavoro fatto in classe con la prof. Marangoni, che ci ha commissionato (come sono colto) un....(rullo di tamburi) FOTOMONTAGGIO!!!!1!!11. Che però noi chiameremo 'Esercizio scontorno e maschera di livello'.....
L'esercizio prevedeva di creare immagini surreali con gli strumenti di scontorno spiegateci in classe qualche lezione prima, quindi i canali, selezione rapida, bacchetta magica eccetera.
Io ho voluto terminare un operetta da quattro soldi di un mio vecchio amico (Michelangelo Buonarroti), e riportare una tranquillissima e quotidiana scena di compere al fupermerkato.
Il
7 novembre insieme al prof. Manfredini , siamo andati a gruppi nel
parcheggio per per fare una fotografia con una camera oscura
portatile, ci siamo messi davanti ad essa e siamo dovuti rimanere per
circa 20-25 secondi: questa camera si chiama FORO
STENOPEICO
. Il foro stenopeico è una vera e propria macchina fotografica
realizzata facendo un piccolo foro sotto una scatola di biscotti,
pitturata di nero all'interno per renderla una camera oscura. Per
realizzare fotografie, basta mettere semplicemente la carta
fotosensibile sulla parete opposta al foro, e per ottenerle bisogna
aprire il foro per un periodo di tempo prestabilito. Per vedere le
immagini bisogna sottoporre il foglip di carta fotosensibile al
tratta dei bagni di sviluppo, arresto e fissaggio. Così facendo
otteniamo però un negativo della realtà, vale a fire che ciò che
in realtà vediamo scuro appare chiaro e viceversa. Per ottenere
invece un immagine in positivo basta mettere l'immagine in negativo
rivolta verso un foglio di carta fotosensibile ed esporre alla luce
per qualche secondo, in questo modo le parti scure faranno passare
poca luce mostrandole quindi chiare e vicersa. Otteniamo quindi un'immagine in bianco e nero positiva.
Un fotogramma è una immagine fotografica ottenuta all'interno di una camera oscura senza l'uso di una macchina fotografica, come per il chimigramma ed è chimato 'OFF-Camera'.
Come detto prima va realizzato in camera oscura, con la presenza di una luce giallo-verde o rossa perchè sono le uniche che non attivano il processo di scurimento dei sali d'argento.
Abbiamo dunque posizionato alcuni oggetti sul foglio di carta fotosensibile; nel mio caso ero in coppia con Edoardo Bertasini e abbiamo usato una scheda SD, degli occhiali, un paio di cuffiette, una molletta e una forbice per creare una figura simile ad una faccia: la scheda SD come cervello, gli occhiali come occhi, le cuffiette come orecchie e la molletta e la forbici per naso e bocca.
Una volta posizionati gli oggetti, il prof. Manfredini ha usato il flash del suo telefono per attivare il processo dei sali d'argento nelle zone dove gli oggetti non coprivano il foglio.
Dopo di ciò abbiamo messo il foglio nello sviluppo per qualche secondo al fine di terminare il processo dei sali, poi siamo passati all'arresto per elimare le tracce di sviluppo e infine abbiamo passato il foglio nel fissaggio per eliminare i sali d'argento presenti nelle zone coperte dagli oggetti.
Dopo aver passato il foglio sotto l'acqua corrente, lo abbiamo appeso con una molletta per farlo asciugare. Quello che abbiamo ottenuto è stata un'immagine nera su sfondo bianco, e ciò che ho realizzato ho voluto chiamarlo: 'NEXT-BRAIN'.
Questo progetto è un testo su tracciato realizzato con Adobe Illustrator.
Ho voluto rappresentare Dave Grohl, ho quindi aperto l'immagine con Ai e cominciato con la penna a creare tracciati sul suo volto e poi selezionando il tasto 'T' di Testo mi sono avvicinato al tracciato e cliccando ho potuto scrivere sul tracciato.
Per rappresentare le zone di ombra, ho creato testi su tracciato e ho dovuto abbassare l'opacità anche ad arrivare ad un opacità del 10%.
Per bocca, naso, camicia e sopracciglia, ho dovuto creare un tracciato aperto, in questo modo le scritte seguono solo una riga.
Il 17 otttobre, abbiamo allestito la nostra classe a laboratorio, sviluppando delle foto in 'Off-Camera', cioè senza macchina fotografica, usando solamente la luce naturale, acqua, Idrochinone,Iposofito di Sodio e carta fotosensibile.
Abbiamo poi messo questi prodotti (eccetto la carta) in tre recipienti diversi:
Nel primo abbiamo messo 1 parte di Idrochinone e 9 parti di acqua ed è stato chiamato 'Sviluppo'; nel secondo abbiamo messo solamente acqua ed è stato chiamato 'Arresto'; nel terzo abbiamo messo 1 parte di Iposofito di Sodio e 4 parti di acqua ed è stato chiamato 'Fissaggio'. Questi prodotti vengono impiegati per creare un “Chimigramma”.
Ma cos'è un chimigramma?
Un chimigramma è una fotografia realizzabile in due maniere differenti, che come detto prima, non impiega l'uso di macchina fotografica.
Noi abbiamo fatto in entrambi i modi.
Il primo ho voluto crearlo intingendo la mia mano nello sviluppo, successivamente lo appoggiata sul foglio , così facendo lo sviluppo reagisce con i sali d'argento presenti sul foglio di carta e accellera la procedura di annerimento dell'immagine. Dopo di ciò ho immerso il foglio nell'arresto per eliminare le tracce di sviluppo, affinché non entrasse a contatto con il fissaggio. Poi sono andato nel fissaggio che ha eliminato i sali d'argento rimasti ancora sul foglio.
Ho poi immerso e lasciato la mia fotografia in una vaschetta contenente solamente acqua che abbiamo chiamato 'lavaggio'. Con questo procedimento ho ottenuto un'immagine nera su sfondo bianco.
Nel secondo passaggio, abbiamo praticamente fatto il primo al contario, quindi disegnando con il fissaggio eliminando i sali d'argento, io ho scritto il mio nome, ho poi messo la mia foto nello sviluppo ottenendo un'immagine bianca su sfondo nero, Infine ho messo nuovamente l'immagine nel fissaggio, rendendola indelebile.
Come canzone per il mio videoclip ho scelto Soldier Side deiSystem of a Down.
Questa canzone parla della guerra dal punto di vista dei combattenti; infatti la canzone parla di crudeltà, tradimento e violenza, racconta delle emozioni dei militari e della speranza di poter essere salvati da Dio.
Nel mio videoclip ho cercato di vedere con i miei occhi quello che i militai hanno visto e vedono durante le guerre, quindi ho scelto immagini inerenti alla guerra, scene di morte, di tristezza, di distacco dalla vita normale. Sono spesso immagini crude, tristo ma sono scene di vita quotidiana per i militari o per le persone che vivono in paesi dove la guerra è presente da molti anni.
Per quanto riguarda gli espedienti tecnici che ho usato su iMovie, ho trasformato alcune immagini a colori in immagini in bianco e nero. Ho usato due tipi di transizioni: sfocatura incrociata e dissolvenza al nero, che sono transizioni simili che non disturbano chi guarda il video.
Ho infine aggiunto i sottotitoli con la traduzione in italiano della canzone.
Come seconda esercitazione, il prof. Manfredini ci ha chiesto di rispondere a tre domande:
Che cos'è per te la fotografia?
A cosa serve la fotografia?
Come può essere impiegata nel campo della grafica e della comunicazione?
Ognuno doveva rispondere secondo le proprie opinioni, e una volta consegnato il prof. sottolineava in due domande una frase chiave. Come compito per casa dovevamo portare tre immagini per ogni frase chiave.
"La fotografia serve a far notare agli altri le proprie emozioni"
"La fotografia può ampliare l'informazione facendo vedere attraverso giornali e TV ciò che accade nel mondo"
Ciao a tutti, come primo post del blog volevo presentarvi la prima assegnazione.
Ogni studente doveva portare 10 foto delle proprie passioni e che più ci rappresentava più una foto rappresentativa del nostro comune.
Dopo di ciò, a scuola, bisognava riportare le nostre foto su una Carta d'identità vuota con Photoshop
e consegnare il tutto alla Prof. Marangoni.